Attrezzatura e metodo di scopatura a umido delle superfici
Quali sono i sistemi di pulizia pavimenti più efficaci per rimuovere lo sporco e garantire elevati livelli di igiene? A caldo potremmo essere portati a rispondere il lavaggio pavimenti eseguito con gli appositi carrelli (scopri come scegliere il carrello per pulizie migliore), ma attenzione a non sottovalutare l’importanza della scopatura: un’operazione fondamentale che deve essere effettuata preliminarmente e utilizzando gli adeguati strumenti di cleaning professionale.
Scopatura a secco vs. scopatura a umido
La polvere è il veicolo attraverso cui i microrganismi si spostano all’interno dell’ambiente, per questo è molto importante rimuoverla adeguatamente quando si effettua la pulizia di pavimenti e superfici. Lo scopo della scopatura è proprio quello di eliminare tracce di sporco, residui, detriti e polvere dal pavimento prima di lavarlo con i detergenti specifici.
Esistono essenzialmente due metodi di scopatura:
- la scopatura a secco, il metodo più classico e antico per il quale oggi esistono attrezzature moderne come frange piatte e telai pieghevoli;
- la scopatura a umido con frange impregnate.
Studi di settore affermano che i classici metodi di pulizia polvere a secco lasciano sul pavimento una considerevole quantità di microrganismi: mediamente l’aspiratore preleva il 60% dello sporco presente in terra e con la scopatura a secco se ne asporta solo il 40%, mentre il resto viene semplicemente mosso e nel giro di 3-6 ore ricade al suolo.
Ecco perché i professionisti delle pulizie effettuano la scopatura a umido utilizzando sistemi professionali di scopatura pavimenti, vale a dire le frange pre-impregnate con materiale antistatico in TNT che hanno la capacità di catturare e trattenere fino al 98% dei batteri che si annidano nella polvere del pavimento.
Tecniche professionali di scopatura pavimenti
Utilizzando la scopa a frange per pulire i pavimenti con l’apposita attrezzatura cleaning, come per esempio i telai fissi o pieghevoli per scopatura a piatto, si ottiene facilmente la depolverizzazione delle superfici senza eccessivo sforzo fisico da parte dell’operatore: il panno impregnato è in grado di trattenere e quindi rimuovere impurità e microrganismi di qualsiasi tipo, compresi peli di animali.
La scopatura tuttavia non è la prima operazione da compiere per pulire il pavimento: prima ancora è necessario effettuare una accurata spolveratura delle superfici verticali, dei mobili e degli oggetti presenti nell’ambiente – dai davanzali fino a ciò che si trova su mensole e scrivanie – in modo da rimuovere la polvere da esse. Solo una volta completata questa procedura si potrà passare alla scopatura, in modo da raccogliere ed eliminare tutto il materiale caduto in terra. Invertendo l’ordine delle operazioni, infatti, rischieremmo di vanificare la pulizia del pavimento spolverando.
Quando anche l’ultimo residuo di polvere è stato asportato dalle superfici verticali e orizzontali, si può infine procedere al lavaggio con i detersivi per pavimenti professionali.
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